27 aprile 2009
Robert Aldrich
L'eroe del giorno: Robert Aldrich (1918 - 1981)

Una pellicola di un genere definito "minore" può essere dello stesso valore artistico, se non superiore, di un film impegnato. Questa è la lezione principale che ci ha lasciato il regista Robert Aldrich. Spaziando tra polizieschi, bellici, western, thriller e sportivi, Aldrich ha saputo dirigere film violenti e un po' barocchi, che lasciano lo spettatore incollato davanti allo schermo. Aldrich nasce nel 1918 nel distretto di Providence, nel Rhode Island, la regione dello scrittore horror H. P. Lovecraft. Studia alla University of Virginia e nel 1941 va a lavorare per la casa cinematografica RKO. Studia da attore, ma il suo sogno è la regia. Nei primi anni '50 è aiuto regista di maestri quali: Charlie Chaplin, Jean Renoir e Joseph Losey. Il suo primo film è il western L'ultimo apache. Nel 1954 arriva la grande occasione: gli viene offerta la regia di Vera Cruz, western con Burt Lancaster e Gary Cooper. Aldrich dirige con maestria due pezzi da 90 di Hollywood, in un film che mescola storia (la guerra messicana del 1866) e western. Nel 1955 porta al cinema un racconto noir di Mickey Spillane: Un bacio e una pistola. Il film è tutt'oggi considerati un giallo tra migliori della storia del cinema. Con Il grande coltello vince il Leone d'argento al Festival di Venezia. Nel 1956 dirige il film di guerra Prima linea. I suoi lavori riescono a coniugare generi ritenuti troppo spesso a torto "minori", con una visione scenica e un montaggio magistrale. Nel 1962 esce nelle sale il suo capolavoro Che fine ha fatto Baby Jane?. Nell'opera vediamo due monumenti del cinema come Bette Davis e Joan Crawford. Le attrici interpretano due sorelle anziane e piene di rimorsi, in un thriller agghiacciante con tratti farseschi. L'opera si presenta come un horror gotico, che utilizza il latente sado-masochismo di una delle protagoniste per dar vita ad una serie di scene macabre e violente. Il regista sceglie di proposito due attrici che nella vita reale si odiano, per far dar loro il massimo sul set. Che fine ha fatto Baby Jane? è tratto da un romanzo di Henry Farrell, come pure il suo ideale seguito: Piano... piano, dolce Carlotta. In questo film Aldrich tocca il vertice della misoginia. Chiama sempre le due attrici, ma qui la Crawford si rifiuta di stare ancora a fianco della Davis. La sostituisce, con pari bravura, Olivia de Havilland, in uno dei ruoli più perfidi mai visti nella storia del cinema. Piano... piano, dolce Carlotta è un'appassionante grand-guignol,
truce e incisivo, ma con qualche gustoso sprazzo di lirismo, usato
soprattutto nel delineare il fragile e complesso personaggio di
Carlotta (Davis). Nel 1967 Aldrich dirige il bellico Quella sporca dozzina. Per questo film scrive anche la sceneggiatura, che è più aldrichiana che mai: nel 1944 un gruppo di carcerati statunitensi viene mandato all'assalto di un quartier generale tedesco nella Francia occupata. Negli anni seguenti il regista sferra attacchi al decadente mondo dello spettacolo (Quando muore una stella), alla cinica borghesia americana (Grissom Gang - Niente orchidee per miss Blandish) e al corrotto mondo politico (Ultimi bagliori dal crepuscolo). Di Aldrich è molto originale con il film d'azione L'imperatore del Nord. La storia si svolge durante la Grande Depressione ed è una sfida che un vagabondo senza biglietto lancia a un brutale controllore delle ferrovie. Le riprese sono quasi tutte effettuate sul treno in corsa e lasciano lo spettatore senza un attimo di tregua fino al duello finale. Nel 1974 si butta ancora una volta nel mondo carcerario con Quella sporca ultima meta. Qui vediamo dei carcerati guidata da Burt Reynolds in una sfida di football americano contro la squadra dei secondini. Ne esce un film crudo, che mette in contrapposizione il gioco di squadra delle guardie, all'individualismo anarchico dei galeotti. Nel 1977 crea polemiche politiche politiche con il film I ragazzi del coro. Qui uno spietato ufficiale della polizia di Los Angeles sottopone i suoi umoni a costanti umiliazioni per allenarli al lavoro. I ragazzi del coro è un Taxi Driver in versione collettiva, più violento e pessimista. Aldrich muore nel 1981, poco dopo aver terminato le riprese di California Dolls, una storia sul mito americano visto da una compagnia di wrestling femminile.
Ma.Le.
Filmografia essenziale:
L'ULTIMO APACHE (1954) VERA CRUZ (1954) UN BACIO E UNA PISTOLA (1955) IL GRANDE COLTELLO (1955) PRIMA LINEA (1956) FOGLIE D'AUTUNNO (1956) DIECI SECONDI COL DIAVOLO (1959) LE COLLINE DELL'ODIO (1959) L'OCCHIO CALDO DEL CIELO (1961) CHE FINE HA FATTO BABY JANE? (1962) PIANO... PIANO, DOLCE CARLOTTA (1965) IL VOLO DELLA FENICE (1966) QUELLA SPORCA DOZZINA (1967) L'ASSASSINO DI SISTER GEORGE (1968) QUANDO MUORE UNA STELLA (1968) NON E' TEMPO DI EROI (1970) GRISSOM GANG - NIENTE ORCHIDEE PER MISS BLANDISH (1971) NESSUNA PIETA' PER ULZANA (1972) L'IMPERATORE DEL NORD (1973) QUELLA SPORCA ULTIMA META (1974) I RAGAZZI DEL CORO (1977) ULIMI BAGLIORI DI UN CREPUSCOLO (1979) SCUSI, DOV'E' IL WEST? (1979) CALIFORNIA DOLLS (1981)
20 aprile 2009
La bellezza del giorno
Isabelle Adjani (1955)








Filmografia essenziale:
I PRIMI TURBAMENTI (1971) ADELE H., UNA STORIA D'AMORE (1975) L'INQUILINO DEL TERZO PIANO (1976) VIVERE GIOVANE (1977) DRIVEN L'IMPRENDIBILE (1978) NOSFERATU, IL PRINCIPE DELLA NOTTE (1979) POSSESSION (1981) QUARTET (1981) CHE CAVOLO COMBINI, PAPA'? (1982) MIA DOLCE ASSASSINA (1983) SUBWAY (1985) ISHTAR (1987) CAMILLE CLAUDEL (1988) LA REGINA MARGOT (1994) DIABOLIQUE (1996) MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO (2003) BON VOYAGE (2003) LA JOURNEE' DE LA JUPE (2008)
Cinema
Cinema Francese
Isabelle Adjani
| inviato da ilMaLe il 20/4/2009 alle 18:7 | |
18 marzo 2009
La bellezza del giorno
Aishwarya Rai (1973)







Filmografia essenziale:
CHAOS (2001) DEVDAS (2002) GARA DI CUORI (2004) MATRIMONI E PREGIUDIZI (2004) L'ULTIMA LEGIONE (2007) JODHAA AKBAR (2008) LA PANTERA ROSA 2 (2009)
Cinema
Cinema Indiano
Bollywood
| inviato da ilMaLe il 18/3/2009 alle 19:31 | |
3 marzo 2009
Riemerge nella mente Sabra e Chatila
Titolo: Valzer con Bashir Regia: Ari Folman
Sceneggiatura: Ari Folman
Genere: Animazione, Bellico
Produzione: Israele
Anno: 2008

Israele oggi; in un bar due veterani della guerra in Libano del 1982 discutono al bancone. Uno dei due racconta all'altro (il regista Ari Folman) un incubi ricorrente. L'uomo sogna di essere inseguito da 28 cani feroci. Sono 28, come quelli che nel 1982 uccise in guerra per evitare che abbaiassero e potessero allarmare i miliziani nemici. Folman si rende conto di non avere ricordi precisi di quella guerra a cui partecipò. Un amico psicologo e anch'egli veterano consiglia a Folman di capire cosa fu la guerra in Libano e quale fu il suo ruolo. Il regista decide allora di intervistare ex commilitoni per capire il motivo della rimozione di un ricordo così sconvolgente. I reduci del Libano raccontano al regista la loro guerra. Chi ci andò da spensierato diciottenne; chi vide i suoi amici venir ammazzati; chi per salvarsi la pelle optò per una saggia fuga, restando con il senso di colpa per non aver fatto abbastanza. Intanto ricordi onirici riemergono nella mente del regista: lui e altri due ragazzi escono nudi dal mare e si vestono con casacche militari sulla spiaggia. Anche i sogni degli altri reduci danno una mano. C'è chi mescola sogni erotici al sangue della guerra e chi ricorda gesta mitiche ma al tempo stesso surreali. E' il caso del valzer con Bashir, visione di un soldato che balla sparando a caso tra i manifesti di Bashir Gamayel, leader carismatico del partito di estrema destra Falangi Libanesi. La figura di Gamayel aiuta Folman nella sua opere di recupero del passato. Il leader dei miliziani libanesi, e alleato scomodo dell'esercito israeliano, fu assassinato nel settembre del 1982, pochi giorni dopo la sua nomina a presidente del Paese dei Cedri. I responsabili furono i palestinesi del sud Libano, da sempre ostili alla destra di Gamayel. Israele aveva invaso il sud Libano a seguito dei continui attacchi palestinesi. Nella guerra aveva trovato in Gamayel un prezioso alleato. Ma i seguaci di Gamayel, dopo l'uccisione del loro leader, scateneranno la furia omicida nei due campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. 800 palestinesi inermi, tra cui donne e bambini, furono trucidati dalle Falangi Libanesi. I soldati israeliani non mossero dito. Ari Folman era lì e vide l'orrore con i suoi occhi. Un ufficiale dell'esercito riferisce al regista che, l'allora ministro della difesa Ariel Sharon disse ai militari di lasciar lavorare i falangisti. Folman viaggia tra Europa e Israele e alla fine fa riemergere il suo ricordo. Il non aver potuto impedire un massacro di innocenti. Nelle ultime scene il cartoon lascia spazio alle immagini reali della strage. Il fumettista Ari Folman ha voluto scavare nella sua memoria. In questo suo film d'animazione, l'ex militare israeliano ripercorre nei dialoghi con reduci di guerra una storia del suo paese. Il suo intento non è però certificare le colpe o accusare qualcuno di una strage. Il suo intento è far riemergere degli orrori che il suo inconscio aveva preferito rimuovere. Sono significative le immagini dei giorni di libera uscita del protagonista. Folman nel 1982 è un ragazzo poco più che adolescente. Tornato a casa per pochi giorni si trova estraniato dai videogiochi e dalla musica punk - new wave delle discoteche. In Israele la vita continua nella sua normalità, come è giusto che sia. Folman lì è un alieno, che sa di dover presto tornare sotto gli spari del nemico. In guerra Folman cerca la normalità che ha quasi schifato a casa: perlustrando un aeroporto abbandonato se lo immagina pieno di vita. Il giovane soldato ha vissuto degli orrori che gli hanno sconvolto i ricordi. Nel temporaneo ritorno alla normalità è ancora immerso nel clima di tensione della guerra. Sotto le armi cerca di estranearsi il più possibile al rischio immediato di essere ucciso. Valzer con Bashir è il ballo di un ragazzo sotto i fucili dei cecchini. Un'immagine surreale mostra come una guerra possa sconvolgere le menti. Per tornare alla normalità Folman ha dovuto abbandonare ogni ricordo. Solo più di vent'anni dopo gli verrà la voglia di tornare a scavare nella sua memoria. L'incubo di un suo amico apre la strada ai suoi. Valzer con Bashir è un capolavoro di animazione. Il film ha un tratto rude come quello della guerra. Folman ci aggiunge tinte più mistiche e inquietanti nelle fasi oniriche. Quest'opera psicologica è stata trasportata in un film eccezionale, che avrebbe meritato l'Oscar come miglior film straniero. Probabilmente sono stati i fattori politici a far preferire ai giudici di Hollywood un altro film (il giapponese Departures). Resta la vittoria di un Golden Globe e la certezza di aver assistito a una pagina fondamentale del cinema psicologico, documentaristico e di animazione.
Ma.Le.
16 febbraio 2009
La bellezza del giorno
Dorothy Gish (1898 - 1968)







Filmografia essenziale:
GIUDITTA DI BETULIA (1914) CUORI DEL MONDO (1918) LE DUE ORFANELLE (1922) BELLEZZE RIVALI (1946) IL CARDINALE (1963)
12 febbraio 2009
Un ambizioso Lucini rielabora il lutto
Titolo: Solo un padre Cast: Luca Argentero, Diane Fleri, Claudia Pandolfi, Fabio Troiano, Alessandro Sampaoli, Anna Foglietta, Sara D'amario
Regia: Luca Lucini
Sceneggiatura: Giulia Calenda, Maddalena Ravagli
Genere: Drammatico
Produzione: Italia
Anno: 2008

Il dermatologo trentenne Carlo (Argentero) vive un'esistenza ovattata nella Torino borghese. Deve occuparsi del lavoro, della figlia di un anno Sofia ed ha quindi poco tempo da dedicare a se stesso. Ha degli ottimi colleghi e dei genitori che contengono il suo dolore quotidiano. Carlo ha difatti perso la moglie. Il giovane vedovo incontra per caso Camille (Fleri), una ricercatrice francese giunta in Italia per lavoro. L'estroversa francese riuscirà ad aprire Carlo e a farlo uscire dal dolore nato sia dalla perdita della moglie, sia dalle delusioni tenute chiuse nel cuore. Luca Lucini è un buon giovane regista italiano. Ha iniziato la sua carriera con il mocciano Tre metri sopra il cielo. Con quel film Lucini si è fatto conoscere al pubblico, con i due successivi ha saputo creare due commedie senza troppe pretese: L'uomo perfetto e Amore, bugie e Calcetto. In questi due film Lucini ha saputo dirigere bravi attori del cinema italiano con semplicità e senza troppe pretese. In Solo un padre Lucini ha provato a entrare nel dramma, nella rielaborazione del lutto. Sulla scia di Caos Calmo di Sandro Veronesi (portato al cinema da Aurelio Grimaldi), le sceneggiatrici Giulia Calenda e Maddalena Ravagli hanno rielaborato il romanzo Le avventure semiserie di un ragazzo padre di Nick Earls. Il progetto è intimista ma ambizioso allo stesso tempo. Lucini prova a cercare di turbare lo spettatore ma non ci riesce del tutto. Ci si trova di fronte il solito trentenne insicuro, che solo alla fine riuscirà a decidere la sua sorte. Argentero è discreto nella sua parte e anche gli altri attori ci mettono impegno. Il dramma non tocca a fondo alcune problematiche solo accennate. Lucini ha voluto staccare dal suo genere. Ci ha provato e gliene deve essere dato atto. Però le sue commedie scherzose sulla vita, pur non essendo capolavori, sono risultate molto più genuine.
Ma.Le.
2 febbraio 2009
La bellezza del giorno
Romy Schneider (1938 - 1982)       Filmografia essenziale:LA PRINCIPESSA SISSI (1955)L'AMANTE PURA (1958)KATIA, REGINA SENZA CORONA (1959)DELITTO IN PIENO SOLE (1959)IL PROCESSO (1962)BOCCACCIO '70 (1962)IL CARDINALE (1963)SCUSA, ME LO PRESTA SUO MARITO? (1964)CIAO PUSSYCAT (1965)AGLI ORDINI DEL FUHRER E AL SERVIZIO DI SUA MAESTA' (1967)LA PISCINIA (1968)UCCIDI, UCCIDI, MA CON DOLCEZZA (1969)L'AMANTE (1970)LA CALIFFA (1970)IL COMMISSARIO PELLISSIER (1971)E' SIMPATICO... MA GLI ROMPEREI IL MUSO (1972)L'ASSASSINIO DI TROTSKY (1972)LUDWIG (1973)IL MONTONE INFURIATO (1973)NOI DUE SENZA DOMANI (1973)TRIO INFERNALE (1974)GLI INNOCENTI DALLE MANI SPORCHE (1975)L'IMPORTANTE E' AMARE (1975)FRAU MARLENE (1975)UNA DONNA ALLA FINESTRA (1976)MADO (1976)UNA DONNA SEMPLICE (1978)CHIARO DI DONNA (1979)LA BANCHIERA (1980)LA MORTE IN DIRETTA (1980)GUARDATO A VISTA (1981)LA SIGNORA E' DI PASSAGGIO (1982)
Cinema
Romy Schneider
Cinema Austriaco
| inviato da ilMaLe il 2/2/2009 alle 13:8 | |
17 gennaio 2009
Le bellezza del giorno
Helen Hunt (1963)







Filmografia essenziale:
PEGGY SUE SI E' SPOSATA (1986) DANGER ZONE - FUGA DAL FUTURO (1987) VENDETTA TRASVERSALE (1989) VITA DI CRISTALLO (1991) MR. SABATO SERA (1992) IL BACIO DELLA MORTE (1995) TWISTER (1996) QUALCOSA E' CAMBIATO (1997) IL DOTTOR T E LE DONNE (2000) CAST AWAY (2000) IL MISTERO DELLO SCORPIONE DI GIADA (2001) LE SEDUTTRICI (2004) BOBBY (2006) QUANDO TUTTO CAMBIA (2008) Anche regia
Cinema
Helen Hunt
| inviato da ilMaLe il 17/1/2009 alle 19:55 | |
2 gennaio 2009
La vecchia fantascienza è difficile da riproporre
Titolo: Ultimatum alla TerraCast: Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Kathy Bates, John Cleese, Jon Hamm, Jaden Smith, Kyle Chandler
Regia: Scott Derrickson
Sceneggiatura: David Scarpa
Genere: Fantascienza
Produzione: USA
Anno: 2008 Titolo: Ultimatum alla TerraCast: Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray
Regia: Robert Wise
Sceneggiatura: Edmund H. North
Genere: Fantascienza
Produzione: USA
Anno: 1951 Scott Derrickson ha voluto realizzare il remake del vecchio capolavoro di fantascienza Ultimatum alla Terra. L'idea ambiziosa è riuscita solo in parte, fermata dall'inattendibilità dell'epoca storica. Il film originale di Wise partiva dal romanzo di fantascienza Addio al padrone di Harry Bates del 1940. Il romanzo si svolgeva in un mondo all'alba della Seconda Guerra Mondiale, il primo film in piena Guerra Fredda, il secondo film si colloca ai giorni nostri.In Addio al padrone di Bates un alieno giunge sulla Terra e minaccia l'umanità con un automa. La minaccia è chiara: "Se l'umanità non uscirà dalla spirale di violenza e guerra sarà distrutta dagli automi". Alieni più evoluti degli umani non possono sopportare che gli esseri di un pianeta portino il loro mondo nel baratro.Nel film di Wise l'alieno dalle sembianze umane Klaatu (Rennie) arriva sulla terra, atterrando a Washington con un disco volante. Dietro di lui scende dal disco il robot Gort. Klaatu dice di venire in pace, ma viene ferito da dei soldati. Catturato, spiega a un diplomatico statunitense di voler parlare a tutti i leader mondiali alle Nazioni Unite. La sua proposta viene cestinata e quindi decide di fuggire. Intanto in città si sviluppa il panico. Klaatu si finge un rappresentante, conosce una giovane vedova Helen Benson (Neal) e fa amicizia con il figlio Bobby (Gray). Klaatu nasconde la sua identità a tutti, tranne a uno scienziato (Jaffe, truccato alla Einstein). Quando Helen scopre la vera identità dell'alieno, il suo ambizioso spasimante informa le autorità. Klaatu viene ucciso dall'esercito. Il robot Gort si sveglia e inizia a distruggere tutto ciò che trova. Viene fermato da Helen, che dirà la frase aliena indicatagli dall'alieno: "Klaatu, Barada, Nikto!". Gort ridà vita a Klaatu. Questo, prima di lasciare la terra, lancia il suo ultimatum: "Nei pianeti più evoluti gli abitanti si sono creati degli automi come Gort, che distruggono tutto appena scoppia una violenza. In questo modo le guerre sono scongiurate". Se la terra dovesse precipitare nel baratro, i Gort interverrebbero. L'umanità è avvisata e Klaatu torna sul suo disco e lascia il pianeta.In Ultimatum alla Terra del 2008, Klaatu penetra nel corpo di uno scalatore degli anni '20 (Reeves), per poi ripresentarsi nel presente uscendo da un UFO sferico. Anche qui viene seguito da un minaccioso enorme robot e ferito dai soldati. Rinchiuso in un carcere americano viene interrogato dalla segretaria alla difesa (Bates). La richiesta di Klaatu è la solita: poter parlare a tutti i leader mondiali. La politica rifiuta ogni richiesta dell'alieno e questi è costretto a fuggire con l'aiuto della scienziata Helen Benson (Connelly). Klaatu fugge con Helen e il suo figliastro Jacob (Smith). I tre incontrano uno scienziato premio Nobel (Cleese) e sentiamo Klaatu annunciare l'inevitabilità della distruzione dell'uomo. E' l'uomo a mettere in pericolo la Terra, quindi bisogna salvare tutte le altre specie e distruggere l'unica dannosa. Intanto il robot automa inizia a distruggere tutto ciò che trova. Vengono salvate solo alcuni esseri di ogni specie animale e vegetale. L'umanità sta per essere distrutta, ma Klaatu decide che forse una salvezza c'è: ripartire da zero. L'umanità resta senza più elettricità e senza più nessuna teconologia, mentre Klaatu riparte per lo spazio.
Se il romanzo e il primo film avevano una collocazione storica che ben si addiceva al racconto, per il film di Derrickson non è così. Nel 2008 la Terra non ha gli occhi su un baratro come quello reale del 1940 o quello possibile del 1951. Ultimatum alla Terra aggiunge nuovi effetti speciali e una visione pacifista ambientalista rispetto al film del 1951. Ma questo non basta. La parabola ambientalista non colpisce a sufficienza come quella pacifista. L'alieno Klaatu dell'ultimo film è più vendicativo e convinto della colpevolezza umana. Lo sguardo d'acciaio di Reeves può essere credibile, ma la figura più paterna di Rennie fa preferire un Klaatu che vuole conoscere l'uomo nel profondo, prima di decidere di distruggerlo. Nel film del 1951 le armi atomiche potevano mettere in serio pericolo gli alieni, come pure una guerra mondiale. Anche l'inquinamento del cosmo è pure una grave minaccia per tutti noi. Però per affrontarla servirebbero alieni più "umani", come quello visto in Ultimatum alla Terra di Rober Wise. Il film di Wise aveva al suo interno una propaganda benefica. All'epoca fu accusato dagli ambienti repubblicani di filocomunismo, anche perchè le figure di destra sono ridicolizzate nel film. Oggi però la sua propaganda pacifisti risulta genuina. Nel film di Derrickson l'ambientalismo è senz'altro attuale e positivo. Ma la storia ha diverse incongruenze e sarebbe potuta essere girata meglio. E per finire, tutti i fan della fantascienza saranno delusi: né Reeves, né la Connelly pronuciano la mitica frase "Klaatu, Barada, Nikto!".
Ma.Le.
27 dicembre 2008
La bellezza del giorno
Gina Lollobrigida (1927)







Filmografia essenziale:
AQUILA NERA (1946) IL SEGRETO DI DON GIOVANNI (1947) CUORI SENZA FRONTIERE (1950) VITA DA CANI (1950) MISS ITALIA (1950) CAMPANE A MARTELLO (1950) ALINA (1950) LA CITTA' SI DIFENDE (1950) ACHTUNG! BANDITI! (1950) LE BELLE DI NOTTE (1952) ALTRI TEMPI (1952) MOGLIE PER UNA NOTTE (1952) FANFAN LA TULIPE (1952) GLI INFEDELI (1952) LA PROVINCIALE (1953) PANE, AMORE E FANTASIA (1953) LA ROMANA (1954) PANE, AMORE E GELOSIA (1954) IL TESORO DELL'AFRICA (1953) LA DONNA PIU' BELLA DEL MONDO (1955) NOTRE DAME DE PARIS (1956) TRAPEZIO (1956) LA LEGGE (1958) SACRO E PROFANO (1959) VA NUDA PER IL MONDO (1961) TORNA A SETTEMBRE (1961) VENERE IMPERIALE (1962) STRANI COMPAGNI DI LETTO (1964) LE BAMBOLE (1965) IO, IO, IO... E GLI ALTRI (1965) LE PIACEVOLI NOTTI (1966) HOTEL PARADISO (1966) L'AMANTE ITALIANA (1966) MASH - LA GUERRA PRIVATA DEL SERGENTE O'FARRELL (1968) BUONASERA, SIGNORA CAMPBELL (1968) PECCATO MORTALE (1972) LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (1972) UN'OSPITE GRADITO... PER MIA MOGLIE (1972)
Cinema
Maggiorate
Commedia Italiana
| inviato da ilMaLe il 27/12/2008 alle 21:44 | |
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